L'attacco
terroristico e gli scenari plausibili
(16 Gennaio 2003) |
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Queste righe vogliono continuare il commento iniziato
subito dopo l'attacco terroristico negli USA. Sono state scritte con
l'aiuto e la collaborazione del mio amico analista finanziario Dott.
Giulio Garsia. Ritengo che ciò possa essere utile a chiarire
i rischi che gli investitori potrebbero dover fronteggiare nelle prossime
settimane. |
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Attacco agli USA. Il commento del 16 Gennaio Cosa succede
Continuano ad emergere fattori positivi
anche se risulta difficile prescindere dai
rischi legati ad un’eventuale conflitto . L’incertezza rimane nemica della crescita dei mercati , però
l’impegno delle autorità monetarie a contrastare i timori di deflazione, il nuovo piano di stimolo fiscale negli Stati Uniti e la recente decisione dell’Opec di aumentare le quote di produzione consentono di lasciare aperta la possibilità di un ulteriore rialzo dei mercati. Barton Biggs , strategist
globale di Mongan Stanley , nel suo bollettino settimanale si spinge a
porre in correlazione l’attuale popolarità di Bush con le potenzialità
rialziste del mercato . Lo stimolo fiscale all’economia statunitense dovrebbe portare ad
una notevole crescita già a partire dall’ultimo trimestre di
quest’anno, Deutsche prevede,per il 2004 , una crescita del 3.8 in usa
contro il 2,7 per l’Europa. I tassi di interesse in america
dovrebbero rimanere stabili
. La quotazione del dollaro non dovrebbe allontanarsi dagli attuali
livelli .Principalmente perché lo stimolo fiscale dovrebbe far
ulteriormente aumentare il deficit commerciale. Per quanto riguarda la situazione irachena esistono alcuni elementi
che fanno pensare ad un allontanamento del conflitto , ma non sembrano al
momento decisivi.Secondo le più accreditate riviste militari il conflitto
potrebbe iniziare a febbraio con l’estensione degli attacchi aerei già
in corso nel Nord e nel Sud per poi proseguire all’inizio di marzo con un attacco terrestre .Se si concretizzasse lo
scenario migliore la guerra potrebbe essere finita ad aprile .Se si
dovesse arrivare ad un assedio delle principali città con combattimenti
nelle strade il conflitto potrebbe protrarsi sino a maggio. In ogni caso
consolidare la vittoria in Iraq non sarà un compito facile .E’ facile
prevedere grosse tensioni tra le potenze regionali
e con la Russia. Ed è
ovviamente da qui che potrebbero derivare problemi
che farebbero aumentare il premio al rischio richiesto dagli
investitori e quindi abbassare i target price. Questa nota si basa su dati di pubblico
dominio ritenuti attendibili, ma suscettibili di modifiche
improvvise.Intende soltanto proporsi come ausilio alla comprensione dei
movimenti dei mercati finanziari. Non
intende essere in alcun modo uno strumento di analisi o uno studio, né
intende sollecitare qualsivoglia operazione di compravendita di prodotti
finanziari.Ricordiamo che ogni risparmiatore deve basare le proprie
decisioni di investimento su una propria convinzione.Questa nota si
propone soltanto di presentare una sintesi delle opinioni diffuse presso
alcune delle principali banche d’affari internazionali circa le
possibili evoluzioni dei movimenti dei mercati finanziari. |